Storia del mondo. Dal Big Bang a oggi by Giordano Bruno Guerri

Storia del mondo. Dal Big Bang a oggi by Giordano Bruno Guerri

autore:Giordano Bruno Guerri [Guerri, Giordano Bruno]
La lingua: ita
Format: epub
editore: La nave di Teseo
pubblicato: 2023-10-14T22:00:00+00:00


Dalla famiglia all’individuo e allo stato

Anno dopo anno era avvenuta un’altra rivoluzione – silenziosa e quasi inavvertita – in un modo di vivere ancora coerente a quello dei primi Sapiens. Fino a allora l’individuo aveva le proprie garanzie e i propri obblighi all’interno della famiglia: padre, madre, nonni, fratelli, figli si occupavano della sua salute, della sua crescita, della sua vecchiaia. Era la famiglia che decideva il lavoro, il matrimonio, i premi e le punizioni dei suoi membri. Al massimo potevano avere qualche influenza i vari parenti e la comunità locale, il villaggio o il quartiere. Lo stato, sotto forma di regno o di signore, si interessava ai sudditi quasi soltanto per prelevare le tasse, punire i delitti o in caso di guerra.

Il lavoro nelle industrie stravolse l’intero sistema allontanando gli individui dalle comunità familiari o portando intere famiglie al lavoro in posti diversi rispetto al luogo d’origine, e spesso disperdendole. Gli stati, d’altronde, adesso dovevano fare in modo che tutti lavorassero e rispettassero precise regole sociali: dall’Ottocento, con le loro organizzazioni, si sostituirono alle famiglie, che diventarono meno importanti nella vita dei singoli. Da allora si cominciò a fare in modo che l’ordine fosse mantenuto dalla polizia, la giustizia affidata alla magistratura, la salute alla sanità pubblica, l’istruzione a scuole in cui lo stato decideva cosa dovesse essere insegnato.

Se prima della Rivoluzione industriale era quasi impensabile che un Sapiens potesse cavarsela da solo, senza la famiglia, a partire dall’Ottocento le sue possibilità di essere indipendente – da tutti tranne che dagli stati – aumentarono. Le conseguenze sono benefiche per salute, lavoro, protezione. (Un esempio: nel Medioevo, in Europa, venivano uccise in atti violenti dalle 20 alle 40 persone ogni 100.000 abitanti, oggi una.) D’altra parte gli stati, stabilendo regole rigide e uguali per tutti – o così dovrebbe essere –, a giudizio di molti chiedono in cambio troppo (tasse, vigilanza), e anche in regimi democratici finiscono per limitare l’autonomia del singolo cittadino. Dalla seconda metà del Novecento su questo terreno si svolge un confronto continuo fra stati e individui, che vorrebbero sempre maggiore autonomia e, allo stesso tempo, sempre maggiore efficienza e protezione.



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